sabato 29 luglio 2017

Recensione "La ragazza italiana" di Lucinda Riley



Buon pomeriggio carissimi!
Oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto veramente tanto, tanto, tanto! Mi riferisco a La ragazza italiana, ultimo capolavoro della magnifica Lucinda Riley, edito da Giunti!


 
 
TRAMA
 
Napoli, 1966. Rosanna Menici è una bambina con un dono speciale: una voce straordinaria in grado di incantare chiunque la ascolti. Il suo talento viene subito notato dal giovane Roberto Rossini, brillante studente della Scala di Milano, che durante una visita a Napoli incoraggia la famiglia Menici a coltivare le doti di Rosanna, presentandola a uno dei grandi maestri della lirica. Un incontro, quello tra Roberto e Rosanna, che segnerà per sempre il loro destino. Milano, 1973. Rosanna, giovane donna sensibile e appassionata, ha finalmente realizzato il sogno di essere ammessa alla Scala di Milano. Inizia un periodo inebriante: il ritmo della metropoli, le estenuanti prove di canto, i primi gloriosi passi sul palcoscenico. E sarà proprio qui che i destini di Rosanna e Roberto si incroceranno di nuovo. Affascinata e spaventata da quell'uomo carismatico e sfuggente, sempre circondato da donne bellissime e acclamato nei teatri di tutto il mondo, Rosanna finisce per essere travolta da un sentimento potente e inarrestabile. Ma un segreto nascosto nel passato di Roberto e le oscure trame di una donna senza scrupoli minacciano il sogno d'amore di Rossana, e con questo anche la sua carriera e la sua vita...
 
 
RECENSIONE
 
Ho letteralmente amato questo romanzo; Sapevo che mi sarebbe piaciuto visto che è uscito fuori dalla penna di Lucinda Riley (che adoro), ma non pensavo così tanto!
Purtroppo, però, non ho avuto un bel rapporto con i personaggi principali... Rosanna Menici, la protagonista assoluta, è una ragazzina dolcissima e tenerissima e mi è piaciuta, ma certe volte l'ho trovata troppo ingenua, un po' stupidina e a tratti debole, anche se alla fine, devo dire che si è riscattata ai miei occhi; mentre il protagonista maschile, Roberto Rossini, l'ho odiato sempre di più dalla prima all'ultima pagina: arrogante, pieno di sé ed egoista, è l'uomo che nessuna donna dovrebbe mai avere al proprio fianco e non capisco proprio come Rosanna possa essersi innamorata di uno così, ma se l'amore fosse semplice da spiegare non sarebbe amore, no?
I due personaggi che mi sono piaciuti tantissimo, invece, sono Luca e Abi. Luca Menici è il fratello maggiore di Rosanna: gentile, affettuoso, è un fratello devoto che per le sue sorelle farebbe veramente di tutto; mi è piaciuto tanto perché penso che sia tutto ciò che un fratello dovrebbe essere. E poi c'è Abi, la migliore amica di Rosanna, che nonostante gli imprevisti della vita, si è sempre dimostrata un'amica sincera.
In generale, ogni personaggio è diverso e ben strutturato, a primo acchito possono sembrare tutti uguali, ma in realtà, leggendo più a fondo, si riesce a capire la grande caratterizzazione che c'è dietro ognuno di loro!
Lo stile è divino, semplicemente D-I-V-V-I-N-O.
Non è troppo complicato, ma neanche semplice... Non so perché, ma mi è parso che sia lo stile perfetto per raccontare una storia ambientata dagli anni '60 in poi, in un contesto quale il teatro; Lucinda Riley scrive in modo raffinato, con delle espressioni quasi all'antica e si capisce proprio che possiede una vasta gamma di vocaboli. Certo, a volte vi sono dei salti temporali molto ampi, ma, a differenza di tanti altri romanzi, questo espediente non fa scorrere la storia più velocemente, anzi, quasi rallenta il corso degli eventi e forse è meglio così.
Un punto a suo favore va al fatto che l'autrice sia riuscita a mettere su carta dei perfetti personaggi italiani, con la mentalità italiana di quel periodo, cosa non semplice!
La storia d'amore, come dice la stessa Lucinda, è molto appassionata; passione, amore romantico, ossessione, desiderio, l'amore di una madre... tutto si mescola alla perfezione per dare vita alla relazione tormentata tra Rosanna e il suo Roberto.
Ciò che ho amato più di tutto, però, è l'ambiente operistico e teatrale all'interno del quale si svolge la storia. Io sono una grandissima amante dell'opera (proprio qualche giorno fa ho scelto di fare l'abbonamento per la stagione 2017-2018) e del teatro, perciò leggere di due cantanti lirici e del loro mondo è stato bellissimo; ogni singola aria nominata risuonava nella mia testa e potevo quasi percepire l'applauso del pubblico ogni volta che si esibivano! E mi dispiace tanto che al giorno d'oggi questa splendida arte non sia più così apprezzata come 40 anni fa!
Il finale è dolceamaro, ma trovo che per una storia del genere sia perfetto! Bellissimi anche i colpi di scena che mi hanno fatto restare letteralmente a bocca aperta!
E' una lettura che consiglio a TUTTI. Leggete questo romanzo se volete una storia meravigliosa che vi faccia battere il cuore, emozionare, piangere, sospirare, arrabbiare, amare...
So che qualcuno, senza leggerlo, lo ha definito "libro da mare", di quelli che la gente che non ha mai letto un romanzo legge solo per passare il tempo sotto l'ombrellone! Be' non potrei essere più in disaccordo con queste persone; I "libri da mare" solitamente sono leggeri, semplici, magari anche divertenti, a maggior ragione se li leggono i non lettori; questo romanzo NON è niente di tutto ciò, è qualcosa a cui bisogna dedicare tempo e da non prendere alla leggera, perciò non fatevi ingannare!
 
 
 
Voto:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Qualcuno di voi lo ha letto? Vi è piaciuto? Che ne pensate?? Fatemi sapere che la curiosità è donna ;)
 
 
 
 
 
*Ginny*

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