martedì 7 marzo 2017

"La Guardiana di Spiriti": un estratto di Federica D'Avola.


Pagine: 132
Genere: Horror
Prezzo ebook: 3,59€

Trama: 


Laila è una tranquilla e un po’ annoiata quindicenne che trascorre le sue giornate in cerca di novità per fuggire dalla routine, fino a quando una musica, proveniente da una casa abbandonata, non la trasporta in un avventura incredibile che la cambierà per sempre. L’impossibile smette di essere tale e si intreccia alla sua vita. Una storia di amicizia e passioni, di avventure e combattimenti, in cui un gruppo di adolescenti è costretto ad affrontare delle minacce ben più grandi di quelle della propria età. Un racconto soft horror e di formazione che appassionerà i giovani lettori, regalando qualche brivido; ma anche la storia di un gruppo di amici che insieme cercano di affrontare le eterne problematiche del diventare adulti.


Ecco per voi un piccolo estratto:

LAILA

Laila non aveva mai percorso quella strada e per giunta era già calata la notte. Camminava in quella via deserta con lo zaino a penzoloni su una spalla e pensava a cosa avrebbe potuto vedere quella sera in tv.
Ad un certo punto si fermò in mezzo alla strada, aveva sentito qualcosa, ma non ci badò tanto e riprese a camminare. La luce dei lampioni sembrava affievolirsi ad ogni suo passo, mentre la luna piena si avvicinava sempre di più al punto più alto, in quel cielo pieno di stelle. Stavolta si fermò e non si mosse, c’era una strana musica nell’aria e la attirava sempre di più verso un portone. Era una strana melodia, era sempre più forte man mano che si avvicinava. Il portone era aperto, lo varcò e vide delle scale di marmo, ma non era sicura del colore, c’era più di uno strato di polvere che ricopriva gli scalini; le ringhiere erano piene di ragnatele e dalle mura l’intonaco si era quasi del tutto staccato. Il tutto era ricoperto dalle più buie tenebre. C’era un interruttore alla sua destra, provò ad accenderlo, ma non c’era corrente elettrica ed era sul punto di uscire e tornare a casa quando si ricordò una cosa. La sua amica diceva che era troppo curiosa, ma lei non ci badava molto, le piaceva essere così e portava sempre con sé, nella tasca superiore del suo zaino nero, una sorta di kit di sopravvivenza formato da una torcia, degli specchietti, un coltello da campeggio, una pinza e svariate forcine. Prese la torcia, la accese e cominciò a salire.
 Più saliva e più quella strana melodia diventava forte. Le scale le sembravano non finire mai e fu sollevata nel vedere a una decina di scalini di distanza da lei una porta. Salì lentamente quegli ultimi scalini, si guardò a destra e a sinistra fin quando non arrivò sul pianerottolo. La porta era di metallo, arrugginita in svariate parti, non era completamente chiusa, ma non era abbastanza aperta da consentire una sbirciata. Spense la torcia e tese le orecchie per sentire se c’era qualcuno. L’unica cosa che sentiva era la strana melodia che sembrava avere sempre lo stesso tono: incredibilmente malinconico.
Moriva dalla voglia di aprire quella porta, così la spinse, ma non riuscì a smuoverla. Provo svariate volte, ma essa non cambiava posizione neanche di 1 centimetro. Alla fine prese la rincorsa, ma la porta si aprì prima che la spalla di Laila toccasse il metallo e lei cadde a terra. Guardò dritto davanti a lei e quello che vide la sconvolse, la intimidì, ma poi la divertì, le piaceva quel che vedeva. 


Allora che ne pensate cari lettori? 
Se siete fan del genere horror questo volume sembra fatto apposta per voi!

Jane


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